Il coordinatore Vincenzo Valletta presenta alla città il simbolo che identificherà la lista dei Borghi alle prossime elezioni amministrative. Un logo che parla di un territorio che rinasce dalle acque paludose e che passando per le lestre dei bonificatori arriva alla realtà attuale, nella quale è forte la necessità di un piano urbanistico a misura d’uomo, con aree verdi e servizi di qualità.
“Abbiamo scelto una rappresentazione che spiega il senso che vogliamo dare alla nostra lista e ci proponiamo di favorire il dialogo, fra tutte le sue parti, fra chi vive nei borghi, nei quartieri periferici e nella città, fra i vecchi e i nuovi latinensi, fra le generazioni – spiega Valletta – nella parte bassa del logo sono presenti i tre punti cardine della nostra visione futura del territorio sono la spiga di grano simbolo della fertilità della nostra terra della operosità agricola, emblema di rinascita per il nostro comparto agricolo tra le migliori eccellenze d’Italia; le acque che da sempre hanno caratterizzato il nostro territorio; dai canali di bonifica che potrebbero diventare elemento attrattivo attuando progetti di ciclo turismo e navigabilità, al mare passando per il lago di Fogliano contesto unico in Italia che può sviluppare un turismo naturalistico d’eccellenza. Il verde, invece, – continua Valletta – rappresenta tutta l’attenzione necessaria a preservare il nostro territorio tutelando l’ambiente, favorendo il giusto contatto con le leggi della natura, rispettando le tradizioni, infondendo un senso di giustizia e conferendo tenacia e stabilità nel seguire i propri progetti. A sormontare il tutto la nostra patria bandiera a difesa della nostra identità e nazionalità, riaffermando la centralità della famiglia fondata sul matrimonio. Crediamo fermamente – conclude il coordinatore della lista civica dei Borghi – che attraverso la volontà di autodeterminazione, che contraddistingue il nostro progetto politico, si possa rispondere alla forte volontà dei cittadini di dare un contributo per il futuro della città di Latina. Sarebbe insensato, di fronte a tale fenomeno, restare fermi e subire decisioni calate dall’alto che non rispecchierebbero il comune sentire del territorio e soprattutto che non riguardano affatto le comunità che popolano i Borghi e le diverse frazioni di Latina”.