Stare bene significa anche essere in forma: nella città del benessere che il candidato sindaco Alessandro Di Tommaso ha progettato per il futuro di Terracina ci sono gli impianti sportivi e le attrezzature all’aperto utili agli allenamenti e alle pratiche delle discipline che al meglio interpretano il valore educativo dello sport e che aiutano a liberare quelle energie necessarie per una vita salutare.
Il benessere attraverso lo sport
Nella foto “scattata” dall’esponente del Pd nella Terracina che verrà, tutti gli impianti sportivi della città funzionano, i campetti sono regolamentari, i giardini pubblici dotati di percorsi del benessere. Nel progetto politico di Di Tommaso l’attività fisica è intesa” come universo sociale che va dalla passione comune alla partecipazione civile e che più genericamente si chiama sport”.
Riaprire gli impianti off-limits
Per il candidato sindaco “un’amministrazione comunale deve tenere conto del valore educativo dello sport per i bambini, gli adolescenti, gli adulti spinti da una sana competizione e per questo ha il compito di realizzare nel migliore dei modi strutture adeguate e rendere usufruibili quelle esistenti”. “Ad oggi Terracina – afferma Di Tommaso – conta quasi tutti gli impianti off-limits. Cito solo lo stadio Colavolpe, perché questa è una parentesi che fa male da qualsiasi lato la si osservi. In questo momento sono le palestre scolastiche che ospitano le diverse discipline. Se non fosse per le dotazioni dei vari plessi (per altro a Terracina non tutte le scuole dispongono di palestra), in città al momento, non si potrebbe svolgere alcuna attività”.
Una politica seria per trarre beneficio dal Credito Sportivo
Il giovane aspirante primo cittadino ritiene che “per riaprire gli impianti occorre una politica seria che sappia trarre beneficio dal Credito Sportivo per il restyling e la messa a norma delle strutture degradate e per l’ampliamento di quelle non regolamentate e che sappia creare attorno allo sport la funzione educativa e aggregativa rivolta soprattutto ai giovani”. La città che immagina è per uno sport di “classe” e per un’impiantistica in grado di favorire competizioni di livello e di attrarre così forme di turismo sportivo.
Nelle aree verdi i percorsi del benessere
Per Di Tommaso il carattere d’eccezione della “Terracina sportiva” deve arrivare anche da tutto ciò che si può praticare all’aperto. “Nella città del benessere che ho progettato in ‘Terracina 2026’ – spiega – , lo sport non è solo palestra di vita che insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari, ma è anche la capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie, aprire nuovi canali di creatività, percepire la vita in pieno. E’ un concetto antico dello sport che oggi torna di grande interesse e che porta beneficio al nostro corpo, al di là delle prestazioni agonistiche. Corsa, maratona, anelli, parallele, salto in alto. All’aperto si può fare di tutto, soprattutto all’interno di parchi e giardini comunali dove attorno alle attrezzature è necessario creare un’adeguata protezione. Migliorare il Parco delle Città Gemellate, ad esempio, potrebbe essere il primo passo”.
Tutela degli attrezzi, giardini curati e accessibili
La tutela dei percorsi del benessere all’interno delle aree verdi, secondo Di Tommaso, “potrebbe agevolare anche quel desiderato miracolo della manutenzione ordinaria dei giardini”. “Stanno tutti bene – conclude – significa bambini liberi di muoversi con o senza i pattini, mamme con passeggini e neonati a respirare aria pulita, coppie di amici o amiche inseparabili a fare jogging fino all’ultimo centimetro di un parco comunale. Questa è la città del benessere, Terracina 2026”.