Restano in carcere i due tunisini, di 22 e 23 anni, arrestati per l’omicidio di Gino Toni Bellomo, il 32enne italo-brasiliano picchiato a morte la notte di Santo Stefano nella centralissima piazza Garibaldi di Terracina. Assistiti dall’avvocato Giuseppe Lauretti, entrambi hanno risposto alle domande del Gip Laura Matilde Campoli che al termine dell’interrogatorio ha convalidato i fermi, disposto la detenzione in carcere, confermando i reati contestati: rissa e omicidio volontario.
L’autopsia
Intanto, nel pomeriggio di oggi, il medico legale Tommaso Cipriani, incaricato dalla Procura, ha eseguito l’esame autoptico sul corpo martoriato della giovane vittima. In base alle risultanze dell’accertamento Bellomo avrebbe ricevuto violentissimi colpi alla testa compatibili con calci, pugni e un corpo contundente, verosimilmente una bottiglia di vetro, tali da procurargli un’emorragia celebrale. Diversi i traumi in tutto il corpo.
Le indagini
Le investigazioni, coordinate dal sostituto procuratore Claudio De Lazzaro ed affidate alla Compagnia dei carabinieri di Terracina guidata dal capitano Margherita Anzini, non vedono al momento altre persone indagate. Gli accertamenti tuttavia proseguono al fine di verificare altre responsabilità nella rissa conclusasi con la morte del 32enne. Una rissa scoppiata per futili motivi, come confermato dai due giovani stranieri che sentitisi braccati, l’altro ieri, si sono consegnati alle autorità. Per ora restano confermate le risultanze delle investigazioni e la ricostruzione dell’accaduto effettuata dagli inquirenti.
Le esequie
I funerali di Gino Toni Bellomo avranno luogo domani, 31 dicembre, alle 11 nella chiesa di Borgo Hermada.