“Stanno utilizzando tutti gli strumenti della disinformazione a loro disposizione per presentare l’ospedale come un contenitore vuoto nella speranza che la provocazione, come nella fiaba di Esopo, al grido di ‘al lupo al lupo’ possa essere veramente raccolta da qualche disonesto in grado di operare scelte inaccettabili”. Così Alessandro Di Tommaso, candidato sindaco di Terracina, torna in maniera dirompente sulla questione di ortopedia e di traumatologia del Fiorini: strigliata al centrodestra e richiamo improcrastinabile al manager della Asl pontina Michele Caporossi.
Chiusure farlocche, l’ospedale non si tocca
Partiamo dalla prima: “Qualunque riorganizzazione si rimetterà in atto – afferma Di Tommaso, quasi a scongiurare le voci di questi giorni sulla una chiusura di fatto del reparto del nosocomio terracinese – non succederà mai che per farsi un semplice gesso o per trattare una frattura di gamba o di braccia un cittadino di questo comprensorio dovrà recarsi a Formia o a Latina. Questo segnale, messaggio inequivocabile, lo vogliamo mandare ai componenti dell’ex maggioranza e ai loro sodali che stanno, in queste ore, spargendo veleno in città, delegittimando il ruolo e la funzione dell’ospedale Alfredo Fiorini per solo ed esclusivo tornaconto elettorale. Ogni giorno parlano di chiusure e dismissioni farlocche, dopo che si sono per anni adoperati per dirottare l’utenza verso altri plessi ospedalieri. A loro e a tutti quelli come loro che nell’ospedale non hanno mai messo piede in questi anni – aggiunge il candidato sindaco del Pd -, ma in questi giorni si dilungano in disquisizioni e commenti sull’argomento, ribadisco che l’ospedale e i suoi servizi non si toccano. Non è in discussione la funzione fondamentale che svolge nel nostro comprensorio!”
L’appello al manager della Asl: serve una chiara azione
Dunque il richiamo a Caporossi: “Invito la Direzione Asl a dare seguito all’impegno preso e ribadito nell’atto aziendale ad assumere almeno 3 ortopedici per Terracina e contestualmente attivarsi in accordo con la Regione Lazio, perché si concedano tempestivamente le deroghe richieste. Per l’ospedale, presidio irrinunciabile della salute, siamo disposti da sempre a sostenere qualunque battaglia finalizzata al mantenimento degli standard ed al suo potenziamento”. Per Di Tommaso resta “intollerabile l’atteggiamento di colui che si astenne al momento del voto dell’atto aziendale in conferenza dei sindaci e che al contrario oggi utilizza questo argomento in modo strumentale per farsi la campagna elettorale. Come ho già avuto modo di affermare altre volte, non è sui problemi delle persone che si gioca la campagna elettorale. Ora quello che ci aspettiamo in modo inequivocabile, come ci è stato garantito nel corso di una riunione svolta nei giorni scorsi, è una chiara azione da parte della dirigenza Asl volta a fugare ogni dubbio, tutelare l’ospedale ed i cittadini di Terracina e dell’intero comprensorio”.
Il vuoto politico, l’impegno ad invertire la tendenza
“Lo sviluppo del nostro territorio – conclude Di Tommaso – passa anche attraverso la capacità della classe politica e dirigente di tutelare i servizi essenziali, chi ha governato negli ultimi anni questo ruolo non lo ha svolto. Dobbiamo recuperare quanto non è stato fatto per far comprendere l’importanza strategica di questo e altri servizi per il nostro comune. Il mio impegno è tutto volto nel determinare un’inversione di tendenza e aprire una nuova stagione per la Città di Terracina in cui la stessa insieme ad i suoi cittadini tornino ad essere i veri protagonisti e beneficiari di scelte di carattere politico, illuminate”.